Dati Istat povertà invocano politiche adeguate di contrasto

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«Dopo aver toccato livelli record negli scorsi anni, l’incidenza della povertà assoluta si mantiene stabile nella sua gravità». Così commenta Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli, il Report Istat sulla povertà. «I dati Istat relativi al 2014 confermano che la povertà assoluta dall’inizio della crisi è più che raddoppiata. Questo 6,8% della popolazione residente significa 4 milioni 102 mila persone in povertà assoluta, una percentuale più che raddoppiata rispetto al 3,1% del 2007.

Sostanzialmente – prosegue Bottalico – la povertà rimane ai livelli record dello scorso anno: l’Istat stesso lo riconosce affermando che il raffronto con l’anno precedente, il 2013, ‘non può essere considerato diverso da zero’. Il Paese non si può dunque permettere di abbassare la guardia rispetto ad un fenomeno sociale che mantiene delle dimensioni enormi. Inoltre, bisogna prestare molta attenzione a quanto succede sui territori perché l’incidenza della povertà varia molto. Così avviene che nei piccoli comuni del Mezzogiorno la povertà assoluta rimane quasi doppia rispetto a quella rilevata nelle aree metropolitane. Mentre al Nord accade il contrario: la povertà assoluta è più elevata nelle aree metropolitane (7,4%) rispetto ai comuni della provincia. Dobbiamo agire per evitare che continuino a crescere le sperequazioni tra le aree forti e quelle deboli del Paese.

Per tali ragioni, – conclude il presidente delle Acli – questi dati Istat dimostrano che è quantomai urgente un piano nazionale contro la povertà assoluta che deve essere basato non solo su sufficienti risorse finanziarie ma anche sull’attivazione di una rete di solidarietà che coinvolga gli Enti Locali, le comunità, la società civile, capace di cogliere le necessità diverse dei territori. In questa logica si colloca il Reddito di inclusione sociale proposto dall’Alleanza contro la povertà. Chiediamo al Governo che sin dalla prossima legge di stabilità si preveda un intervento strutturale per la lotta alla povertà che rimane una priorità per il Paese».

Fonte: www.acli.it

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