Famiglie con disabili e nuovo calcolo ISEE

Le indennità di accompagnamento, le pensioni e le altre prestazioni percepite dalle famiglie con un disabile non sono più incluse tra le voci di reddito a partire dalle certificazioni ISEE emesse dall’Inps dal 29 maggio 2016, in quanto il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar Lazio che in più occasioni aveva dichiarato illegittimo il calcolo del nuovo ISEE. Per le dichiarazioni ISEE già emesse prima del 29 maggio (ovvero dal 1 gennaio al 28 maggio 2016) l’Inps (con circolare n. 137 del 25 luglio scorso) ha predisposto il ricalcolo delle stesse.

Con l’entrata in vigore del nuovo calcolo ISEE, avvenuta l’anno scorso (per effetto del docm n. 159/2013) erano state inserite tra le voci di reddito rilevanti al fine del calcolo ISEE le indennità percepite a causa di uno stato di invalidità della persona (pensioni, assegni assistenziali, indennità per invalidità civili, assegni sociali ecc.):  l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) serve a calcolare la ricchezza o la situazione di indigenza di chi chiede a Stato, Regioni o Comuni particolari prestazioni.

All’entrata in vigore del nuovo ISEE sono scaturiti una serie di ricorsi al Tar Lazio da parte di alcune famiglie con persone disabili, l’esito è stato la pubblicazione di tre sentenze a favore delle contestazioni: la n. 2454, la n. 2458 e la n. 2459 del 2015. Il contenzioso è poi finito in appello sulla richiesta del Governo, ma il Consiglio di Stato con tre sentenze del 29 febbraio, la n. 838, n. 841 e n. 842, ha confermato la decisione del Tar Lazio ponendo fine alla questione: la nuova procedura di calcolo dell’ISEE è stata così dichiarata errata per quanto riguarda il trattamento delle persone/famiglie con disabilità.

Rispetto alla decisione della magistratura le istruzioni operative sono arrivate in ritardo poiché l’Inps ha modificato le procedure del calcolo solo dal 29 maggio ma dal 1 gennaio 2016 erano già stati presentati dei modelli ISEE. Le modifiche dal calcolo interessano esclusivamente le famiglie cui appartengono persone affette da disabilità o non autosufficienti, mentre non riguarda gli altri nuclei familiari, per i quali nulla cambia.

Per gli ISEE relativi al periodo 1 gennaio-28maggio 2016 l’Inps effettuerà il ricalcolo e aveva previsto di terminare le operazioni entro il 10 settembre. Il ricalcolo dell’ISEE da parte dell’Inps avviene sulla base dei dati forniti dal richiedente nella domanda originaria, quindi ove vi siano state rilevanti variazioni (nascita di un figlio, decesso di un componente, raggiungimento della maggiore età da parte di un componente della famiglia ecc.) e il cittadino intenda far valere queste nuove situazioni, sarà suo onere presentare una nuova domanda con le informazioni aggiornate.

L’Inps ha precisato che per quanto riguarda l’esclusione dal reddito dei trattamenti percepiti in ragione di una condizione di disabilità, si tratta di tutti quei trattamenti assistenziali, previdenziali, indennitari (incluse le carte acquisti) erogati da amministrazioni pubbliche, purché esenti da Irpef. Pertanto, questi trattamenti, quali ad esempio le indennità di accompagnamento, le pensioni di invalidità, le indennità di frequenza, l’indennità di comunicazione non saranno più rilevati in automatico dagli archivi dell’Inps né andranno più indicati nella richiesta di ISEE.

Il Direttore – Mariano Amico