Scadenza contratto durante maternità anticipata
Riportiamo oggi la domanda di un’educatrice con un contratto a tempo determinato: la signora vorrebbe sapere cosa succede se la data del parto fosse successiva alla scadenza del contratto. Inoltre cosa succederebbe se la maternità fosse anticipata per lavoro a rischio e il contratto di lavoro dovesse terminare in quel periodo e non durante la maternità obbligatoria?
Risposta – Nel caso di scadenza del contratto di lavoro durante la gravidanza, la lavoratrice ha diritto a percepire l’assegno di maternità per 5 mesi (dal secondo prima della data presunta del parto al terzo mese di vita del bambino) a condizione che tra la fine del contratto e l’inizio del periodo di astensione obbligatoria non siano passati più di 60 giorni.
Per quanto riguarda l’anticipo della maternità obbligatoria, questa può essere concessa per due ordini di motivi: in relazione alle condizioni di salute della madre e/o del bambino, oppure per le condizioni di lavoroo dell’ambiente di lavoro pregiudizievoli
- In caso di anticipo per motivi di lavoro, il trattamento da parte dell’Inps prosegue anche dopo il termine del rapporto di lavoro e poi si collega direttamente alla maternità obbligatoria, che proseguirà fino al terzo mese di vita del bambino;
- Nel caso di anticipo per lavoro a rischio, il trattamento termina alla scadenza del contratto, salvo poi riprendere 2 mesi prima della data presunta se non sono trascorsi 60 giorni dal termine del contratto. Il periodo non coperto da maternità può essere coperto da NASpI.
Le operatrici del Patronato ACLI della provincia di Alessandria sono a tua disposizione per presentare le varie domande e consigliarti al meglio, chiama il numero unico 0131.25.10.91 per prenotare un appuntamento presso l’ufficio più vicino oppure un appuntamento a distanza online.
Grazie al finanziamento 5xmille IRPEF 2020 – progetto “Family Care – Punto Famiglie” si è deciso di attivare la divulgazione delle notizie e informazioni legate alla famiglia (congedi straordinari, assistenza per i figli etc). In questi anni il progetto “Family Care – Punto Famiglie” si è attivato in ogni sede ACLI della provincia di Alessandria.
Servizio Comunicazione Patronato ACLI Alessandria – Anna Serafini