Il tuo 5×1000 per…

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Grazie al TUO 5×1000 come ACLI Sede Provinciale Alessandria aps possiamo proseguire le attività del progetto “Family Care – Punto Famiglie”.

Il progetto è attivo in provincia in tutte le sedi ACLI con gli sportelli Welfare sociale, Lavoro domestico, Giuridico-Legale, Migranti, dis-ABILITA’ InformAzioniAccessibili, Punti informativi contro le discriminazioni che offrono supporto a tutte le persone. C’è ancora molto lavoro da portare avanti per continuare questo cammino in quanto la conoscenza e l’informazione non soltanto favorisce l’accesso alle risorse e alle opportunità del territorio ma rende tutte e tutti consapevoli dei propri diritti.

Per questo motivo TI chiediamo di destinare il tuo 5×1000 alle ACLI aps – codice fiscale 80053230589 – perché grazie a TE si potrà continuare il progetto e migliorare il futuro.

Adesso per 5 mercoledì ti racconteremo la storia di 5 persone per renderti partecipe su cosa succede nei nostri sportelli… aggiungeremo le storie qui di seguito sotto ai titoli

STORIA 1 – 𝗨𝗻𝗮 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝗮. 𝗨𝗻𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗶𝗻 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮. 𝗨𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮.

Era giugno 2024 quando una donna è entrata nei nostri uffici ACLI, con tre bambini per mano e una domanda semplice, ma straziante:

“A chi posso rivolgermi per avere un appartamento? Dove abitavo hanno cambiato la serratura. Non posso più rientrare. Pagavo l’affitto, ma ho chiesto più volte un contratto, per non pagare tutto in contanti.”

Suo marito lavora in un’impresa edile, ora fuori regione. Lavorano, sì. Ma non abbastanza per accedere alla casa popolare. E in città, nessuno vuole affittare a una famiglia straniera.

Così l’unica “casa” che hanno trovato è una camera ricavata in un vecchio garage, senza riscaldamento. Un luogo in cui nessun bambino dovrebbe crescere.

A settembre, quando i figli hanno ricominciato la scuola, la mamma restava in giro tutto il giorno, sotto il sole o la pioggia, in attesa dei pochi autobus disponibili.

Noi l’abbiamo accolta quando potevamo nei nostri uffici, poi le abbiamo trovato un posto più stabile alla Casa di Quartiere. Era incinta, e l’inverno stava arrivando.

Qualche mese fa è nato il quarto bimbo. Abbiamo fatto il possibile, anche grazie al supporto di chi crede in quello che facciamo ogni giorno, silenziosamente.

Oggi, i servizi sociali sono al lavoro per trovare un appartamento in città. Ma la strada è lunga. E lei, spesso da sola, continua a resistere per i suoi figli.

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STORIA 2 – Lavorare in rete è fondamentale

Un giorno è arrivata la signora chiedendo informazioni sull’invalidità e sulla possibilità di cambiare casa perché la sua era un sottotetto molto umido, raggiungibile solo con le scale ripide. Con le sue patologie non poteva vivere lì. Parlando scopriamo che l’auto è intestata a lei ma suo marito è andato via con l’auto da due mesi… Inoltre ci ha chiesto come si poteva resettare il cellulare perché probabilmente il marito le aveva inserito un programma per controllarle i messaggi e telefonate.

Dopo aver interpellato la ASL, il Comune di Alessandria e l’ufficio preposto per la verifica dell’abitabilità è stato constatato che la signora avrebbe dovuto cambiare immediatamente casa. Grazie all’interessamento di vari uffici la signora è riuscita a ottenere una casa popolare accessibile e sana, i mobili sono stati recuperati da un’altra associazione con cui collaboriamo. 

Già da subito le era stata attivata la consegna settimanale della spesa perché lei non può lavorare e andandosene il marito non le ha lasciato nulla.

Lavorare in rete con le Istituzioni e le altre realtà associative è fondamentale per aiutare le persone, per poi vederle più sollevate e serene.

Continuiamo a vedere la signora per le pratiche ma soprattutto per un saluto, lei dice che siamo “come la sua famiglia”!

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STORIA 3 – Raccontarci la sua storia come se ci conoscessimo da tempo

A settembre 2023 è arrivata una mamma per chiedere supporto a leggere i Verbali Invalidità e Accertamento handicap dei suoi due figli piccoli, entrambi con diagnosi di spettro autistico. I contatti sono continuati per richiedere i Permessi Legge 104 per il marito e poi sono continuati ogni tanto per chiarimenti, centri estivi, presa in carico assistenti sociali.

Nel frattempo è nato il quarto figlio e la signora è ritornata presso il nostro sportello dis-ABILITA’. In uno dei colloqui terminata la pratica esclama “In estate 2025 vorrei andare un mese dalla mia famiglia in Africa per riposarmi e rivedere i miei fratelli/sorelle. Sono l’unica in Italia”. Alla nostra domanda come mai è venuta solo lei, si è aperta in un racconto come se ci conoscessimo da tempo.

Quando aveva 16 anni le avevano offerto un lavoro negli USA come modella, per aiutare la famiglia lei ha accettato. Ma poi l’hanno portata in Italia per un lavoro migliore, arrivata in aeroporto a Milano ha visto uno scambio di soldi tra la sua accompagnatrice e un uomo e questo l’ha portata in un locale e poi “sulla strada”. Lei non voleva quella vita, continuava a piangere anche quando era “in strada” e dopo poco è riuscita a scappare… 

Il suo sogno era avere una famiglia con 4 figli, ora l’ha realizzato e si dedicherà solo a loro.

Quel giorno abbiamo abbracciato la signora, dicendole che è stata molto coraggiosa, determinata e ringraziandola per essersi fidata di noi.

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STORIA 4 – Arrivare qui per l’ospedale infantile

Una mattina arriva una signora per avere informazioni su come contattare gli assistenti sociali e cambiare casa “Sono in affitto ma non ho più la luce, mi hanno detto che non è stata pagata ma io sono arrivata da una settimana!”.

Scopriamo che arriva dal nord Africa ed è venuta in Italia con i suoi tre figli (16, 13 e 7 anni), di cui uno con una malattia cronica, a trovare la sorella ma con lo scopo di non tornare più a casa per una brutta situazione. La sorella non abita ad Alessandria ma le hanno affittato casa qui per i prezzi più accessibili e soprattutto perché c’è un buon ospedale pediatrico.

Ora la signora è in carico a un CAS e sta cercando lavoro, i figli frequentano la scuola e stanno cercando di ricominciare ma ci sono ancora difficoltà con lo SPID, il medico… Ah ottenere lo SPID e cercare di non perdere i codici è un grande problema!

Questa è una storia vera. Una delle tante. Noi, ogni giorno, siamo accanto a chi rischia di rimanere invisibile. Ma per continuare a esserci, abbiamo bisogno anche di te.

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STORIA 5 – Il Codice Fiscale scaduto e lo SPID

Vi abbiamo parlato della mamma con …

Servizio Comunicazione ACLI Alessandria

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