Israele va fermato. La violenza va fermata. Non è più possibile assistere silenti alla spirale di violenza e di violazioni del diritto internazionale che da decenni si stanno ripetendo. Ciò che è successo dal 7 ottobre 2023, non è altro che l’ultimo atto di una storia intrisa di violazioni e di ingiustizie che ci coinvolge tutte e tutti. Insieme, tutte e tutti, dobbiamo dire basta. Avere il coraggio e l’onestà di condannare l’ attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, come di condannare la risposta d’Israele, che ha superato ogni limite ed ogni regola del diritto di difesa.
Per questo chiediamo al Governo italiano e alle Istituzioni Europee di:
- sospendere la cooperazione militare e l’Accordo di Associazione UE-Israele, sino a quando non siano cessate le violazioni dei diritti umani e dell’occupazione;
- di ripristinare il sostegno all’UNRWA per l’assistenza ai profughi palestinesi;
- l’immediato riconoscimento dello stato di Palestina;
- chiedere la convocazione di una conferenza di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Azioni oggi necessarie per:
- porre fine ad ogni tipo di violenza, a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme, in Israele;
- ottenere l’immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza;
- la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri;
- garantire assistenza alla popolazione civile palestinese;
- fermare la deportazione della popolazione palestinese e il piano di invasione di Gaza.
Da Marzabotto, da Monte Sole chiediamo di unirsi a noi in questo appello a tutte le persone e a tutte le organizzazioni che come noi sentono il dovere di fare tutto ciò che è in nostro potere per salvare vite, salvare civili, salvare bambini innocenti, salvare la pace e la convivenza tra palestinesi ed israeliani.

Ufficio Stampa ACLI – 3 giugno 2025