La pandemia ha modificato le nostre vitte e portato nuove pratiche anche in ambito di tutela dei lavoratori come: il contagio da Covid-19 contratto sul posto di lavoro è considerato infortunio e quindi tutelato e indennizzato dall’INAIL.
Almeno potenzialmente infatti tutti i lavoratori possono essere stati esposti al virus, sia durante lo svolgimento delle mansioni lavorative, che nel tragitto di andata e ritorno dal luogo di lavoro, si pensi all’utilizzo dei mezzi pubblici. ovviamente alcune categorie hanno una maggiore probabilità di esposizione al contagio, come gli operatori sanitari o i lavoratori al pubblico. Però nessun lavoratore può essere escluso a priori, in quanto è facile entrare in contatto con un collega, che in precedenza, può aver contratto il virus.
La tutela INAIL, oltre a prevedere un’indennità relativa al periodo in cui il lavoratore è in grado di attendere al proprio lavoro, nei casi più gravi, in presenza di postumi permanenti, riconosce un indennizzo legato al danno riscontrato.
Non deve essere sottovalutato è l’importanza del riconoscimento del caso da parte dell’INAIL perché in questo caso è possibile richiedere l’attestazione di eventuali aggravamenti entro il termine di 10 anni dal suo riconoscimento. proprio per questo motivo suggeriamo, anche nei casi riconosciuti come semplice malattia comune, in cui si possa comunque presumere un’esposizione professionale, di rivolgersi ai nostri operatori per un approfondimento specifico del caso.
Il Patronato ACLI da sempre tiene in forte considerazione la tutela dei lavoratori infortunati che contraggono una malattia professionale.
Mentre l’infortunio lavorativo è un evento perlopiù traumatico che si manifesta in un momento ben preciso, in maniera rapida e genera una lesione all’organismo del lavoratore, in caso di malattia professionale siamo di fronte a una patologia che si sviluppa nel tempo a seguito dell’esposizione continua a lavorazioni nocive, ad esempio attività ripetitive, movimentazione manuale di carichi, esposizione a rumore oppure a sostanze pericolose etc.
In entrambi i casi si ha diritto a un indennizzo legato alla quantificazione del danno riscontrato, che avendo natura risarcitoria è completamente esente da tassazione fiscale.
La diffusione del Covid-19 non ha colto impreparati gli operatori e medici legali del Patronato ACLI della provincia di Alessandria che sono pronti a darti tutto il supporto e le informazioni necessarie per far valere diritti e tutele. Chiama il numero unico provinciale 0131.25.10.91 per fissare un appuntamento.
Il Direttore – Mariano Amico