Vitto e alloggio nel lavoro domestico

image_print

Quando l’assistente familiare, badante, va in ferie, il datore di lavoro le dovrà pagare il vitto e l’alloggio? È una notizia corretta?

Il vitto e l’alloggio ricorrono nei contratti in cui la lavoratrice, il lavoratore domestico usufruisce dei pasti (vitto) e di una sistemazione in casa (alloggio). Nei contratti in regime di convivenza, la lavoratrice deve ricevere tre pasti sani e completi (colazione, pranzo e cena) e una stanza idonea a salvaguardare la dignità e la riservatezza personale.

Quando la lavoratrice non può usufruire del vitto e dell’alloggio in natura, questi vanno indennizzati economicamente con un’indennità sostitutiva. Questa situazione si presenta non solo nel momento in cui il datore di lavoro deve pagare la malattia e le ferie ma anche quando deve liquidare la tredicesima e il TFR. Annualmente l’Istat ne rivaluta i valori stabiliti dal CCNL.

Le operatrici dello sportello Lavoro Domestico della provincia Alessandria sono a tua disposizione per una consulenza privata. Chiama il numero unico 0131.25.10.91 per un appuntamento e/o scrivi a lavorodomestico.alessandria@patronato.acli.it

Grazie al finanziamento 5×1000 IRPEF 2022 – progetto “Family Care – Punto Famiglie” si si può promuovere la divulgazione delle notizie e informazioni legate al lavoro domestico, all’attività delle Assistenti familiari, colf e badanti. In questi anni il progetto “Family Care – Punto Famiglie” si è attivato in ogni sede ACLI della provincia di Alessandria.

Il Direttore – Mariano Amico

Condividi

Potrebbe anche interessarti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *