Persone anziane Serve una Rivoluzione Culturale

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A seguito dell’approvazione del Decreto, previsto dalla Legge 33/2023 e dedicato all’assistenza delle persone anziane non autosufficienti, Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Commissione per l’attuazione della riforma dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria della popolazione anziana del Ministero della Salute, afferma: “Finalmente abbiamo una Legge che vuole aiutare e provocare una rivoluzione culturale per arrivare non a una prestazione a seconda delle problematiche degli anziani, ma al prendersi cura di tutto il popolo degli anziani”. Il provvedimento, si propone di promuovere la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana.

In un’intervista, Mons. Paglia ha evidenziato che la pandemia da Covid-19 ha portato alla luce in modo drammatico la situazione delle persone anziane, che rappresentano una parte sempre più numerosa della popolazione ma che spesso non ricevono il sostegno adeguato. La Legge recentemente approvata cerca di rispondere a questa contraddizione, riconoscendo che la vecchiaia non deve essere considerata solo come un problema, ma anche come una risorsa da valorizzare.

Mons. Paglia ha sottolineato l’importanza di promuovere l’assistenza domiciliare come una modalità efficace ed efficiente per supportare le persone anziane, riducendo i costi sanitari e migliorando la loro qualità di vita. Tuttavia, ha anche evidenziato altri aspetti cruciali della Legge, come il cohousing e i centri diurni polivalenti. Il cohousing, ossia la convivenza tra persone anziane, è stato indicato da Mons. Paglia come un punto chiave per favorire una nuova alleanza tra generazioni e per contrastare il fenomeno dell’isolamento sociale. Questo modello non solo permette agli anziani di vivere insieme in un ambiente comunitario, ma favorisce anche una maggiore coesione sociale e civile. Inoltre i centri diurni polivalenti, potranno offrire una vasta gamma di servizi e attività per gli anziani durante il giorno. Questi centri non solo forniscono assistenza e cura, ma anche opportunità di socializzazione, stimolazione mentale e fisica, contribuendo così al benessere complessivo degli anziani e al sostegno delle loro famiglie.

Interviene Mariano Amico – Direttore del Patronato ACLI e Amministratore del Sistema ACLI di Alessandria: “Le ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) possono svolgere un ruolo significativo nel prendersi cura delle persone anziane, aspetto che fa parte già della nostra storia, attraverso una serie di servizi e attività offerti nei nostri Circoli e strutture o attraverso la FAP ACLI (Federazione Anziani e Pensionati). Ecco alcuni modi in cui le ACLI gestiscono e offrono opportunità:

  1. Circoli ricreativi e sociali: offrono alle persone anziane luoghi di incontro e socializzazione. Spazi che permettono di trascorrere del tempo insieme, partecipare ad attività culturali, ricreative e di svago, e mantenere così attiva la loro vita sociale.
  2. Attività culturali e formative: eventi culturali, corsi formativi e laboratori creativi che possono essere rivolti alle persone anziane. Queste attività non solo offrono opportunità di apprendimento continuo e di stimolazione intellettuale, ma anche occasioni per condividere esperienze e interessi con altre persone.
  3. Servizi di supporto e assistenza: offrono servizi di supporto e assistenza alle persone anziane, come ad esempio informazioni per visite mediche, assistenza domiciliare leggera, supporto amministrativo e burocratico, e consulenza legale. Questi servizi possono aiutare le persone a mantenere una certa autonomia e qualità di vita nella propria casa.
  4. Programmi di volontariato: coinvolgere le persone anziane come volontari in diverse attività, come ad esempio il supporto ad altre persone anziane o fragili, l’insegnamento di abilità e competenze, o il coinvolgimento in progetti sociali e solidali. Il volontariato può fornire alle persone anziane un senso di scopo e di realizzazione personale, oltre che contribuire al benessere della comunità.
  5. Iniziative intergenerazionali: promuovere iniziative che favoriscono lo scambio intergenerazionale, mettendo in contatto anziani e giovani per favorire la condivisione di conoscenze, esperienze e valori. Questo tipo di iniziative possono contribuire a contrastare l’isolamento sociale degli anziani e a promuovere la solidarietà e l’integrazione tra le diverse generazioni.

In conclusione Mariano Amico afferma che le ACLI condividono l’analisi di Mons. Paglia e sono pronte a creare rete con le diverse realtà sociali e di welfare. Vi è la necessità di sviluppare un approccio integrato e multidimensionale all’assistenza alle persone anziane, che comprenda non solo interventi sanitari e assistenziali, ma anche interventi sociali e culturali. Per promuovere il benessere delle persone anziane e costruire una società più inclusiva e solidale, è essenziale investire in modelli innovativi di assistenza e promuovere una nuova cultura dell’invecchiamento”.

Servizio Comunicazione Patronato ACLI Alessandria

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